Rubino: falso o ebete?

Con questa amministrazione anche gli escrementi di topo diventano pepite.

Dopo aver letto le recenti dichiarazioni del partito di maggioranza, ci sentiamo in dovere di fare luce sulla tragica situazione reale della nostra città.

La serie di opere incompiute ed abbandonate è molto più lunga di quella data in pasto ai media e citata dall’ esponente di centrodestra; basta citarne alcune, in buona parte dimenticate col passare del tempo:

  • rampa in cemento nei pressi della stazione, alla fine della quale vi è uno strapiombo;
  • adeguamento della Caserma dei Carabinieri alle norme di sicurezza per poter riscuotere un fitto da 120.000€ dal Ministero;
  • le strade rurali totalmente abbandonate al degrado;
  • il potenziamento della rete idrica nelle zone rurali;
  • le strade nella zona artigianale;
  • la palestra scoperta della scuola Pietrocola;
  • il secondo lotto della Villa Faro, per non parlare del rifacimento annuale della fontana e la messa in sicurezza del monumento;
  • completamento del polivalente (Campo Sportivo) ormai da rifare integralmente;
  • il cimitero comunale, per il cui ampliamento vengono riscosse delle tariffe finalizzate a tanto, ma è da anni abbandonato per creare i presupposti per una eventuale privatizzazione;
  • messa in esercizio della centrale idroelettrica;
  • rifacimento della pavimentazione in Piazza Moro.

In secondo luogo vi è una serie di opere completate, ma che andrebbero integralmente rifatte perché non eseguite a regola d’arte:

  • Scuola Mazzini e palestra;
  • Scuola Vittorino e palestra;
  • Il palazzo municipale;
  • Il liceo vecchio;
  • La strada 167;
  • Palazzetto dello Sport.

Inoltre ci sono finanziamenti revocati per incapacità operativa come nel caso del vecchio mattatoio, della scuola Pietrocola, i 60.000€ per la manutenzione di boschi o del percorso turistico diga Locone.

Per terminare ci sono i finanziamenti persi come quelli dell’Unione Europea direttamente in favore dei comuni o come quelli che offriva Renzi appena insediatosi, dei quali usufruiscono la maggior parte dei comuni italiani tranne Minervino.

Quindi, dopo aver assistito passivamente alla querelle tra i segretari di PD e NCD, il nostro MoVimento non può che esprimere la propria perplessità in merito all’autenticità delle dichiarazioni diffuse a nome di Massimo Rubino.

Ebete

In via preliminare chiediamo che il segretario del PD confermi la veridicità del precedente comunicato reso pubblico su MinervinoLive, in caso affermativo sorge il dubbio che Rubino non sia, al momento, in grado di intendere e di volere e che, pertanto, sia sottoposto ad un procedimento di interdizione…a meno che non sia vittima di circonvenzione dei superbi.