Per troppo tempo siamo stati abituati a pensare al termine “dipendenza” focalizzandoci su droga, alcool e fumo dimenticandoci che anche il gioco d’azzardo patologico (ludopatia, appunto) è parte integrante della stessa fattispecie.
Il Ministero della Salute descrive in tal modo questo fenomeno: “Con Ludopatia si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze. Per continuare a dedicarsi al gioco d’azzardo e alle scommesse, chi è affetto da ludopatia trascura lo studio o il lavoro e può arrivare a commettere furti o frodi. Questa patologia condivide alcuni tratti del disturbo ossessivo compulsivo, ma rappresenta un’entità a sé. È una condizione molto seria che può arrivare a distruggere la vita. Durante i periodi di stress o depressione, l’urgenza di dedicarsi al gioco d’azzardo per le persone che ne sono affette può diventare completamente incontrollabile, esponendoli a gravi conseguenze, personali e sociali.”
Ecco, da non sottovalutare è l’aspetto socio-culturale di questa “malattia sociale”. Nel contesto Minervinese sempre più diffusi sono gli esercizi commerciali incentrati sul settore poiché altamente redditizi, ignorando il costo collettivo dell’attività. Giovanissimi, uomini, donne, lavoratori, disoccupati, anziani, colpiti dalla dipendenza si alienano dai centri d’interesse culturali (purtroppo scarsi a dire il vero) per immergersi in un contesto che si ripercuoterà negativamente nella sfera individuale, familiare ed economica. Altro fattore rilevante è che la ludopatia influisce negativamente, ancor di più, in quei contesti familiari disagiati andando a infierire irreparabilmente sull’impoverimento delle stesse famiglie, già aggravate dalla difficile situazione economica attuale.
Motivo per cui, il nostro primo intento è quello di rendere di pubblico dominio la presenza concreta e reale sul nostro territorio del problema. In secondo luogo proponiamo il primo passo per una soluzione, che inevitabilmente andrà attuata nel tempo. Intendiamo richiamare l’amministrazione di Minervino Murge all’attuazione della legge regionale n°43/2013 (Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico,GAP).
Infatti, dobbiamo purtroppo constatare che il COMUNE DI MINERVINO MURGE RISULTA INADEMPIENTE. Innanzitutto non vengono perseguite a livello locale le finalità dell’articolo 1 della legge menzionata, in seguito non è riscontrabile l’elenco degli esercizi in possesso del marchio “Libero da slot – Regione Puglia”, previsto dall’art 4 comma 7 della medesima legge.
Tale marchio gioverebbe sia agli esercizi commerciali, gestori dei circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento attraverso detrazioni fiscali su tasse e imposte come TARI,TASI e IMU, sia alla cittadinanza in quanto rallenterebbe l’espandersi del processo ludopatico.
Pertanto dopo aver presentato una relazione ancor più dettagliata del articolo appena letto, al comune di Minervino Murge (Prot. N°1722 del 16/02/2015, Relazione ‘Libero da slot’ – Minervino Murge), che invitiamo a leggere e discutere, ci aspettiamo che si affronti seriamente il problema concretizzando almeno le finalità della legge menzionata: Prevenzione, contrasto alla diffusione della dipendenza, recupero dei soggetti coinvolti, informazione e sensibilizzazione.
La ludopatia passerà di moda!
Amici di Beppe Grillo MInervino Murge
Alcune proposte:
– cominciare ad usufruire delle liste di disoccupazione per attingere risorse da destinare ai lavori di manutenzione ordinari,(oggi inesisitenti)
– benefici sulle esose tasse comunali;
purtroppo complici la crisi economica ma sopratutto culturale(la assenza di spazi e momenti culturali), ha portato la società minervinese a questo baratro.. sperare nella dea bendata